Il progetto è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Avviso n.2/2020.
Idea a fondamento della proposta progettuale
Il progetto è studiato per favorire l’inclusione sociale di bambini e ragazzi con gravi disabilità psicofisiche, offrendo anche assistenza ai loro familiari. Vogliamo infatti realizzare, con la collaborazione di strutture sanitarie, enti locali, enti del terzo settore e numerosi volontari, molteplici interventi dedicati alla riabilitazione sensoriale e motorio-sportiva di bambini e ragazzi con gravi disabilità, fornendo anche, attraverso uno sportello di ascolto, sostegno psicologico ed informazioni ai loro familiari.
Tutto il progetto è basato sull’indispensabile opera dei nostri volontari, pertanto, attività propedeutica da realizzare fin dai primi mesi del progetto sarà una campagna di promozione del volontariato giovanile e di orientamento al volontariato: il volontariato permette ai giovani di sviluppare un senso di solidarietà e di dovere civico, coinvolgendoli attivamente nelle dinamiche sociali. In questa fase organizzeremo numerosi eventi e iniziative di promozione del volontariato e dei valori, delle buone cause dell’impegno volontario, della solidarietà e della cittadinanza attiva con la consapevolezza che “volontari non si nasce, ma si diventa” e che ognuno può fare la propria parte per aiutare chi è meno fortunato. Vogliamo anche sensibilizzare i giovani alle problematiche legate alla disabilità, coinvolgendo i ragazzi in esperienze concrete e in servizi attivi e impiegandoli poi anche nel progetto. Sarà anche organizzata una giornata del volontariato, in cui realizzeremo più eventi su tutto il territorio nazionale, la giornata sarà dedicata ad una ampia riflessione dei rappresentanti del volontariato, rappresentanti delle istituzioni e del mondo della cultura sulle tematiche della partecipazione civica e al ruolo di promotore di coesione sociale proprio del nostro ambito di intervento, dal tema della disabilità alla promozione dei diritti delle categorie svantaggiate.
Nelle successive fasi del progetto, i nostri operatori, supportati dalla preziosa collaborazione dei volontari, coinvolgeranno bambini e ragazzi con gravi disabilità in:
- attività sensoriali: rivolte a bambini e ragazzi con le forme più gravi di disabilità, si tratta di attività ideate appositamente per sviluppare nei bambini con le più gravi forme di disabilità psicomotorie la sensibilità verso le diverse forme, colori e sensazioni, utilizzando un approccio mirato a stimolare i cinque sensi in maniera controllata;
- attività di riabilitazione motorio-sportiva: in base alla patologia e alle necessità di ciascuno, ai bambini saranno proposte, anche sotto forma di gioco, esercitazioni che comprendano l’equilibrio statico-dinamico, la coordinazione senso-motoria, il controllo del tono muscolare e l’educazione posturale, mentre per le forme di disabilità meno invalidanti saranno realizzate attività motorie in acqua passando a sport man mano più “impegnativi” che realizzeremo con bambini e ragazzi con disabilità più “lievi” per migliorarne il coordinamento, l’equilibrio, le capacità polmonari.
Parallelamente alle attività di riabilitazione con bambini e ragazzi con gravi disabilità, il progetto prevede una fase di supporto alle famiglie attraverso l’educazione familiare (interventi di potenziamento della funzione educativa genitoriale) ed il parent training (un programma di formazione che offre ai genitori il maggior numero di informazioni e il più comprensibili possibili, che permette alle famiglie di acquisire tecniche di risoluzione di problemi specifici e di sviluppare un'adeguata cultura di base sulla patologia del figlio).
Durante l’intero arco del progetto operatori video filmeranno le attività, intervisteranno destinatari, volontari e familiari, creando un video-documentario del progetto, che sarà diffuso su web e tv, in modo da aprire una finestra sul mondo della disabilità e del volontariato per avere un forte impatto emotivo sullo spettatore per avvicinare tutti (cittadini e istituzioni) al mondo della disabilità e del volontariato.
Descrizione del contesto
Un problema ancora aperto nel nostro Paese è quello dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, ci si riferisce ai diritti inalienabili di un numero elevato di persone alle quali occorre assicurare l’assistenza sanitaria e sociale, il diritto a vivere una vita indipendente e, più in generale, di essere inclusi nella società con tutte le opportunità (istruzione, lavoro, partecipazione sociale e politica) di cui godono gli altri cittadini. Secondo Istat sono 3,1 milioni le persone che in Italia hanno gravi forme di disabilità (il 5,2% della popolazione), ed anche se di queste, “solo” 430.000 sono giovani siamo comunque di fronte ad un numero molto elevato, anche perché il vero perno del welfare è la famiglia, sulla quale ricade la responsabilità e il peso dell'assistenza della persona con disabilità. Bambini e ragazzi con gravi disabilità rimangono in carico alla responsabilità delle loro famiglie con sostegni istituzionali limitati, focalizzati quasi esclusivamente su un piccolo supporto economico che non basta ad assicurare loro i servizi di cui necessitano. Tutto ciò fa si che in Italia le persone con gravi forme di disabilità psico-fisica siano marginalizzate. Risulta sempre più urgente quindi agire sulle cause strutturali delle diseguaglianze, creando le condizioni di inclusione sociale per cui bambini e ragazzi diversamente abili abbiano la possibilità di vivere una vita “normale”.
Esigenze e bisogni individuati e rilevati
Occorre mantenere, potenziare e qualificare una rete diffusa di servizi territoriali cui la persona disabile e la sua famiglia possano accedere nei diversi momenti di vita in relazione all’evoluzione delle situazioni di bisogno: a) servizi di tipo domiciliare; b) servizi territoriali; c) servizi diurni; d) servizi residenziali. Nel rispetto e nella valorizzazione delle risorse di ogni realtà territoriale la nostra proposta vuole predisporre un progetto globale nei confronti di bambini e ragazzi con gravi disabilità, da considerare livello essenziale di assistenza, si configura come strumento fondamentale del processo della presa in carico della collettività di quel territorio. In particolare, emerge come sulle famiglie ricada un peso importante nella cura dei figli disabili, e gli interventi istituzionali solitamente non riescono a raggiungere e mantenere i livelli attesi di efficienza e sostenibilità. Il nostro progetto si propone come risposta alla carenza di servizi fondamentali per bambini e ragazzi affetti da gravi disabilità psico-fisiche ed alle loro famiglie: le strutture di accoglienza ed i servizi esistenti non sono infatti in grado di soddisfare la crescente domanda e non sono in grado di garantire lo svolgimento di tutte le attività che dovrebbero entrare a far parte in maniera equilibrata della giornata di una persona diversamente abile.
ATTIVITA' :
Indicare le attività da realizzare per il raggiungimento dei risultati attesi, specificando per ciascuna i contenuti, l’effettivo ambito territoriale, il collegamento con gli obiettivi specifici del progetto. Al fine di compilare il cronoprogramma di progetto è opportuno distinguere con un codice numerico ciascuna attività. In caso di partenariato, descrivere il ruolo di ciascun partner, l’esperienza maturata nel settore di riferimento e la relativa partecipazione alla realizzazione delle azioni programmate.
ATTIVITA’ 1. PIANIFICAZIONE
Durata: 2 MESI
Attività: la prima fase del progetto prevede l’organizzazione di riunioni preliminari di avvio del progetto con individuazione dei ruoli e delle figure professionali sia interne che esterne all’ente, con la conseguente predisposizione dei contratti di collaborazione per i collaboratori esterni e lettere di incarico per il personale interno. Saranno tenute riunioni con il partner di progetto Ass. L’Abbraccio per definire le singole competenze in ciascun contesto territoriale.
Sempre in questa fase, il personale individuato dovrà definire i contatti con gli enti pubblici e gli enti del terzo settore che hanno manifestato l’interesse alla proposta progettuale.
Ambito territoriale: 2 regioni: Lazio (Roma-RM e Latina LT) e Campania (Salerno SA)
ATTIVITA’ 2. PUBBLICIZZAZIONE
Durata: 3 MESI
Attività: L’azione di pubblicizzazione servirà a dare massima visibilità all’iniziativa. Per massimizzarne l’impatto e raggiungere il maggior numero di stakeholders saranno utilizzati i principali canali social adottando un mix bilanciato di strumenti di comunicazione online e offline: sito web, workshop, seminari, convegni, comunicati stampa, prodotti audiovisivi e multimediali, eventi pubblici, contatti e reti esistenti. Saranno quindi realizzati tre differenti tipologie di attività:
- ON LINE: attraverso l’utilizzo della piattaforma internet della FENALC (web tv e web radio) ed i principali social media;
- CARTACEI: saranno prodotti manifesti, brochure e volantini per la distribuzione e la diffusione all’interno dei territori individuati.
- INCONTRI: nei comuni interessati saranno realizzati incontri (seminari e dibattiti) per promuovere le attività progettuali.
Obiettivi della fase promozionale sono: avvicinare nuovi volontari al progetto e nuove famiglie con figli diversamente abili, aumentare la consapevolezza delle organizzazioni pubbliche e private riguardo i temi della disabilità; creare nuove opportunità di estendere il progetto e i suoi risultati o di sviluppare nuovi partenariati per garantire una futura replicabilità delle attività.
Ambito territoriale: 20 regioni: Valle d’Aosta (Aosta-AO), Piemonte (Torino-TO, Novara-NO, Alessandria-AL, Asti-AT), Liguria (Genova-GE, Savona-SV), Lombardia (Milano-MI, Bergamo-BG, Como-CO, Monza-MZ, Varese-VR), Veneto (Feltre, Belluno-BL), Trentino Alto Adige (Bolzano-BZ, Trento-TN), Friuli Venezia Giulia (Udine-UD, Trieste-TS), Emilia Romagna (Bologna-BO, Modena-MO, Piacenza-PC, Ferrara-FE), Toscana (Firenze-FI, Arezzo-AR, Lucca-LU), Umbria (Perugia-PG, Terni-TN), Marche (Ancona-AN, Pesaro-PU), Lazio (Roma-RM, Latina e Sabaudia-LT, Frosinone-FR, Rieti-RI, Viterbo-VT), Abruzzo (Chieti-CH, L’Aquila-AQ, Teramo-TE, Pescara-PE), Molise (Campobasso-CB, Isernia-IS), Campania (Tufino, Saviano, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, S.Maria La Carità, Cimitile-NA, Salerno e Battipaglia-SA, Lauro, Solofra-AV,), Puglia (Bari-BA, Lecce, Martano, Gallipoli-LE, Taranto-TA), Calabria (Reggio Calabria-RC, Catanzaro-CZ), Basilicata (Potenza-PZ, Matera-MT), Sicilia (Agrigento-AG, Messina-ME, Caltanisetta, San Cataldo-CL, Siracusa-SR), Sardegna (Nuoro-NR, Sassari-SS)
ATTIVITA’ 3. PROMOZIONE E ORIENTAMENTO DEL VOLONTARIATO GIOVANILE
Durata: 15 MESI
Attività: in questa fase, su tutto il territorio nazionale, saranno realizzate iniziative per l’avvicinamento e l’orientamento dei giovani al volontariato, con attività di informazione sia in occasioni pubbliche, sia individuali per promuovere l’opportunità di fare volontariato nel nostro progetto, con la nostra associazione, oppure anche con altre realtà del Terzo Settore o in alternativa con il Servizio Civile o il volontariato europeo. Saranno occasioni di socializzazione, di scambio di idee e di confronto, in cui interverranno anche persone che hanno già effettuato volontariato per la nostra Associazione raccontando le proprie esperienze. Si realizzeranno mostre, si proietteranno filmati, si narreranno esperienze ed episodi significativi, si realizzeranno sessioni in plenaria e gruppi tematici di discussione e confronto al fine di mostrare agli altri e di condividere i frutti dell’impegno e del lavoro di ciascuno e l’importanza del volontariato sia per gli altri che per chi lo fa.
Per i giovani che si dimostreranno interessati al volontariato saranno poi realizzati percorsi di orientamento al volontariato e alla cittadinanza attiva, anche in collaborazione con enti del Terzo settore ed enti pubblici e privati che hanno manifestato la loro collaborazione al progetto.
In questa fase il partner si occuperà di realizzare eventi di sensibilizzazione nei propri territori di competenza, inoltre coinvolgerà i propri volontari che parteciperanno alle attività di orientamento al volontariato per i giovani che si dimostreranno interessati ad iniziare il nostro percorso di volontariato e solidarietà.
Obiettivi di questa fase sono: rafforzare il volontariato, partendo dall'assunto che soltanto un volontariato competente, formato e consapevole del proprio ruolo, delle proprie possibilità e dei propri limiti, sia davvero capace di interventi efficaci e proficui; promuovere il volontariato e la cultura della solidarietà all’interno del mondo della scuola e dei giovani in generale; sensibilizzare maggiormente i giovani nei confronti delle problematiche sociali che caratterizzano il nostro territorio; offrire agli studenti spunti di riflessione su valori quali la solidarietà, la cittadinanza attiva, l’ambiente, la multiculturalità; stimolare una più ampia partecipazione dei giovani alle attività delle associazioni di volontariato.
Ambito territoriale: 20 regioni: Valle d’Aosta (Aosta-AO), Piemonte (Torino-TO, Novara-NO, Alessandria-AL, Asti-AT), Liguria (Genova-GE, Savona-SV), Lombardia (Milano-MI, Bergamo-BG, Como-CO, Monza-MZ, Varese-VR), Veneto (Feltre, Belluno-BL), Trentino Alto Adige (Bolzano-BZ, Trento-TN), Friuli Venezia Giulia (Udine-UD, Trieste-TS), Emilia Romagna (Bologna-BO, Modena-MO, Piacenza-PC, Ferrara-FE), Toscana (Firenze-FI, Arezzo-AR, Lucca-LU), Umbria (Perugia-PG, Terni-TN), Marche (Ancona-AN, Pesaro-PU), Lazio (Roma-RM, Latina e Sabaudia-LT, Frosinone-FR, Rieti-RI, Viterbo-VT), Abruzzo (Chieti-CH, L’Aquila-AQ, Teramo-TE, Pescara-PE), Molise (Campobasso-CB, Isernia-IS), Campania (Tufino, Saviano, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, S.Maria La Carità, Cimitile-NA, Salerno e Battipaglia-SA, Lauro, Solofra-AV,), Puglia (Bari-BA, Lecce, Martano, Gallipoli-LE, Taranto-TA), Calabria (Reggio Calabria-RC, Catanzaro-CZ), Basilicata (Potenza-PZ, Matera-MT), Sicilia (Agrigento-AG, Messina-ME, Caltanisetta, San Cataldo-CL, Siracusa-SR), Sardegna (Nuoro-NR, Sassari-SS)
ATTIVITA’ 4 INDIVIDUAZIONE DEI DESTINATARI
Durata: 4 MESI
Attività: i destinatari previsti del progetto sono almeno 250 bambini, ragazzi e giovani, di età compresa tra i 6 ed i 26 anni con gravi disabilità psichiche e motorie. In questa fase i collaboratori FENALC agiranno in stretto con gli enti pubblici (scuole e comuni) e privati (Enti del Terzo Settore e Cooperative sociali) per individuare e contattare le famiglie dei bambini e ragazzi disabili che saranno informate sulle attività progettuali e sulle possibilità di offrire ai propri figli dei percorsi di riabilitazione ed inclusione sociale completamente gratuiti.
I destinatari saranno contattati anche grazie agli eventi promozionali del progetto, potranno pertanto contattare durante gli eventi il nostro personale, ed i nostri volontari, che forniranno le indicazioni utili sulle attività previste in ciascun ambito territoriale individuato nel progetto.
Sarà molto importante in questa fase il partenariato con l’Ass. L’Abbraccio che da anni lavora con numerose famiglie di bambini e ragazzi disabili, potrà pertanto indirizzarli presso le attività proposte nella presente proposta progettuale.
Ambito territoriale: 20 regioni: Valle d’Aosta (Aosta-AO), Piemonte (Torino-TO, Novara-NO, Alessandria-AL, Asti-AT), Liguria (Genova-GE, Savona-SV), Lombardia (Milano-MI, Bergamo-BG, Como-CO, Monza-MZ, Varese-VR), Veneto (Feltre, Belluno-BL), Trentino Alto Adige (Bolzano-BZ, Trento-TN), Friuli Venezia Giulia (Udine-UD, Trieste-TS), Emilia Romagna (Bologna-BO, Modena-MO, Piacenza-PC, Ferrara-FE), Toscana (Firenze-FI, Arezzo-AR, Lucca-LU), Umbria (Perugia-PG, Terni-TN), Marche (Ancona-AN, Pesaro-PU), Lazio (Roma-RM, Latina e Sabaudia-LT, Frosinone-FR, Rieti-RI, Viterbo-VT), Abruzzo (Chieti-CH, L’Aquila-AQ, Teramo-TE, Pescara-PE), Molise (Campobasso-CB, Isernia-IS), Campania (Tufino, Saviano, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, S.Maria La Carità, Cimitile-NA, Salerno e Battipaglia-SA, Lauro, Solofra-AV,), Puglia (Bari-BA, Lecce, Martano, Gallipoli-LE, Taranto-TA), Calabria (Reggio Calabria-RC, Catanzaro-CZ), Basilicata (Potenza-PZ, Matera-MT), Sicilia (Agrigento-AG, Messina-ME, Caltanisetta, San Cataldo-CL, Siracusa-SR), Sardegna (Nuoro-NR, Sassari-SS)
ATTIVITA’ 5. ATTIVITA’ SENSORIALI
Durata: 11 MESI
Attività: In questa fase saranno realizzati con i bambini e ragazzi disabili delle attività sensoriali: laboratori artistici espressivi che permettono di favorire la socializzazione e di stimolare le capacità e le potenzialità individuali di ciascun bambino e ragazzo con gravi disabilità, in base alle proprie capacità ed abilità creative, utilizzando varie tecniche di lavorazione per poter sviluppare la propria creatività e le proprie idee sotto la guida di un adulto. Attraverso le attività laboratoriali artistico-espressive, con l’uso di oggetti e materiali, i bambini sperimentano nuove situazioni sia relazionali che comportamentali a seconda delle loro potenzialità.
Anche questa fase sarà realizzata, negli ambiti territoriali di pertinenza, in collaborazione con il partner Associazione L’Abbraccio che attiverà presso la propria sede interventi laboratoriali che consentono ai bambini con gravi disabilità di migliorare espressioni del proprio sé, aiutarli ad esprimere la propria individualità e svolgere mansioni inerenti le loro abilità esaltandone le capacità.
Obiettivi di questa fase: offrire a bambini e ragazzi con gravi disabilità un luogo che permetta la realizzazione di lavori attraverso attività manuali, espressive e ricreative; favorire la socializzazione e l’integrazione sociale con particolare attenzione allo sviluppo di capacità relazionali e di comunicazione tra i coetanei; sviluppare capacità creative e comunicative; offrire momenti collettivi di gioco e divertimento.
Ambito territoriale: 20 regioni: Valle d’Aosta (Aosta-AO), Piemonte (Torino-TO, Novara-NO, Alessandria-AL, Asti-AT), Liguria (Genova-GE, Savona-SV), Lombardia (Milano-MI, Bergamo-BG, Como-CO, Monza-MZ, Varese-VR), Veneto (Feltre, Belluno-BL), Trentino Alto Adige (Bolzano-BZ, Trento-TN), Friuli Venezia Giulia (Udine-UD, Trieste-TS), Emilia Romagna (Bologna-BO, Modena-MO, Piacenza-PC, Ferrara-FE), Toscana (Firenze-FI, Arezzo-AR, Lucca-LU), Umbria (Perugia-PG, Terni-TN), Marche (Ancona-AN, Pesaro-PU), Lazio (Roma-RM, Latina e Sabaudia-LT, Frosinone-FR, Rieti-RI, Viterbo-VT), Abruzzo (Chieti-CH, L’Aquila-AQ, Teramo-TE, Pescara-PE), Molise (Campobasso-CB, Isernia-IS), Campania (Tufino, Saviano, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, S.Maria La Carità, Cimitile-NA, Salerno e Battipaglia-SA, Lauro, Solofra-AV,), Puglia (Bari-BA, Lecce, Martano, Gallipoli-LE, Taranto-TA), Calabria (Reggio Calabria-RC, Catanzaro-CZ), Basilicata (Potenza-PZ, Matera-MT), Sicilia (Agrigento-AG, Messina-ME, Caltanisetta, San Cataldo-CL, Siracusa-SR), Sardegna (Nuoro-NR, Sassari-SS)
ATTIVITA’ 6. ATTIVITA’ DI RIABILITAZIONE
Durata: 11 MESI
Attività: L’esperienza di riabilitazione motorio-sportiva è vissuta da bambini e ragazzi con gravi disabilità come opportunità di partecipazione e di assunzione di responsabilità. Affinché si possa recuperare una dimensione di “educazione alla piena cittadinanza ed alle pari opportunità”, il percorso progettuale prevede l’elaborazione e l’attuazione di interventi di individuazione e recupero degli svantaggi, di coinvolgimento diretto dei ragazzi. Il movimento e il gioco, momenti essenziali dell’attività motoria e dello sport, rispondono ad un bisogno primario della persona e, attraverso una corretta azione interdisciplinare, contribuiscono al suo sviluppo armonico promuovendo inoltre la cultura del rispetto dell’altro, del rispetto delle regole che rappresentano importanti veicoli di inclusione sociale. L’ampliamento delle esperienze motorie favorisce e promuove l’inclusione dei soggetti più in difficoltà. Il laboratorio sarà incentrato su tre nuclei privilegiati di sviluppo: .1.Conoscere meglio se stessi: migliorare progressivamente la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea e la cura della propria persona (star bene). 2.Comunicare e relazionarsi positivamente con gli altri: essere consapevoli delle opportunità offerte dal gioco e dallo sport per lo sviluppo di abilità prosociali (stare insieme). 3. Migliorare l’equilibrio statico-dinamico, la coordinazione senso-motoria, il controllo del tono muscolare, l’educazione posturale, il coordinamento, l’equilibrio, le capacità polmonari.
Obiettivi di questa fase: migliorare le condizioni psicofisiche di bambini e ragazzi con gravi disabilità. Attraverso l’attività fisica e motoria migliorano movimento, resistenza, velocità e forza, favoriscono la diminuzione della frequenza cardiaca e ottimizzano il ritmo respiratorio, aiutano a sviluppare maggiore equilibrio e a potenziare il tono muscolare.
Ambito territoriale: 20 regioni: Valle d’Aosta (Aosta-AO), Piemonte (Torino-TO, Novara-NO, Alessandria-AL, Asti-AT), Liguria (Genova-GE, Savona-SV), Lombardia (Milano-MI, Bergamo-BG, Como-CO, Monza-MZ, Varese-VR), Veneto (Feltre, Belluno-BL), Trentino Alto Adige (Bolzano-BZ, Trento-TN), Friuli Venezia Giulia (Udine-UD, Trieste-TS), Emilia Romagna (Bologna-BO, Modena-MO, Piacenza-PC, Ferrara-FE), Toscana (Firenze-FI, Arezzo-AR, Lucca-LU), Umbria (Perugia-PG, Terni-TN), Marche (Ancona-AN, Pesaro-PU), Lazio (Roma-RM, Latina e Sabaudia-LT, Frosinone-FR, Rieti-RI, Viterbo-VT), Abruzzo (Chieti-CH, L’Aquila-AQ, Teramo-TE, Pescara-PE), Molise (Campobasso-CB, Isernia-IS), Campania (Tufino, Saviano, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, S.Maria La Carità, Cimitile-NA, Salerno e Battipaglia-SA, Lauro, Solofra-AV,), Puglia (Bari-BA, Lecce, Martano, Gallipoli-LE, Taranto-TA), Calabria (Reggio Calabria-RC, Catanzaro-CZ), Basilicata (Potenza-PZ, Matera-MT), Sicilia (Agrigento-AG, Messina-ME, Caltanisetta, San Cataldo-CL, Siracusa-SR), Sardegna (Nuoro-NR, Sassari-SS)
ATTIVITA’ 7. EDUCAZIONE PARENTALE E PARENT TRAINING
Durata: 11 MESI
Attività: organizzeremo degli incontri con i genitori dei bambini e ragazzi con gravi disabilità psico-fisiche. Gli incontri saranno condotti da esperti incaricati dall’Ente: psicologo e formatori della formazione specifica, affiancati dai volontari. Sarà creato uno sportello di ascolto e supporto delle famiglie dei minori disabili: risulta infatti di fondamentale importanza fornire un supporto psicologico alla famiglia che permetta di poter affrontare al meglio i gravosi impegni, che rischiano di ripercuotersi sull’equilibrio psichico di tutto il microsistema. Va sottolineato quanto il clima emotivo familiare abbia un’enorme influenza sui problemi comportamentali ed emozionali. Un adeguato intervento aiuta il soggetto in difficoltà a prevenire manifestazioni disadattive e patologie secondarie come quelle psicosomatiche, disturbi dell’alimentazione, disturbi comportamentali e sempre maggiori difficoltà di inserimento sociale. Con l’acquisizione di abilità utili ad un miglior funzionamento interno le famiglie avranno meno bisogno di ricorrere a sostegni esterni spesso onerosi. Il supporto sarà duplice: educazione familiare (interventi di potenziamento della funzione educativa genitoriale) e parent training (un programma di formazione che offre ai genitori il maggior numero di informazioni e il più comprensibili possibili, che permette alle famiglie di acquisire tecniche di risoluzione di problemi specifici e di sviluppare un'adeguata cultura di base sulla patologia del figlio).
Parte delle attività di educazione parentale e parent training sarà realizzata, nel territorio di competenza, dal personale del partner di progetto (Associazione l’Abraccio), che lavora da anni con bambini e ragazzi disabili e con le loro famiglie.
Obiettivo finale della fase di educazione familiare e del parent training è quello di offrire ai genitori non la soluzione ai problemi quotidiani dovuti alla gestione di un figlio con gravi disabilità, ma una tecnica che li possa aiutare in diversi momenti della crescita dei loro figli.
Ambito territoriale: 20 regioni: Valle d’Aosta (Aosta-AO), Piemonte (Torino-TO, Novara-NO, Alessandria-AL, Asti-AT), Liguria (Genova-GE, Savona-SV), Lombardia (Milano-MI, Bergamo-BG, Como-CO, Monza-MZ, Varese-VR), Veneto (Feltre, Belluno-BL), Trentino Alto Adige (Bolzano-BZ, Trento-TN), Friuli Venezia Giulia (Udine-UD, Trieste-TS), Emilia Romagna (Bologna-BO, Modena-MO, Piacenza-PC, Ferrara-FE), Toscana (Firenze-FI, Arezzo-AR, Lucca-LU), Umbria (Perugia-PG, Terni-TN), Marche (Ancona-AN, Pesaro-PU), Lazio (Roma-RM, Latina e Sabaudia-LT, Frosinone-FR, Rieti-RI, Viterbo-VT), Abruzzo (Chieti-CH, L’Aquila-AQ, Teramo-TE, Pescara-PE), Molise (Campobasso-CB, Isernia-IS), Campania (Tufino, Saviano, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, S.Maria La Carità, Cimitile-NA, Salerno e Battipaglia-SA, Lauro, Solofra-AV,), Puglia (Bari-BA, Lecce, Martano, Gallipoli-LE, Taranto-TA), Calabria (Reggio Calabria-RC, Catanzaro-CZ), Basilicata (Potenza-PZ, Matera-MT), Sicilia (Agrigento-AG, Messina-ME, Caltanisetta, San Cataldo-CL, Siracusa-SR), Sardegna (Nuoro-NR, Sassari-SS)
ATTIVITA’ 8. REALIZZAZIONE E MONTAGGIO VIDEO-DOCUMENTARIO
Durata: 15 MESI
Attività: operatori video seguono i protagonisti delle attività in ciascuna fase del progetto, riprendendo (solo in caso di consenso da parte dei genitori) le attività con i ragazzi disabili, intervistando i genitori e i volontari. I filmati saranno successivamente montati i un video-documentario promozionale del progetto che racconterà, in forma ‘docu’, le vicende di bambini e ragazzi protagonisti del progetto che affrontano con impegno la realizzazione di questa grande esperienza, li vedremo giocare ed imparare, ma li conosceremo anche attraverso le loro famiglie, i loro interessi e i loro amici. Vedremo i nostri protagonisti alle prese con una serie di compiti da imparare passo passo. È in questi momenti che dal racconto emergerà la forza di spirito dei protagonisti e l’intensità delle relazioni tra di loro e con i colleghi di lavoro.
Obiettivo del docu-film sarà quello di raggiungere in maniera più diretta e più facilmente la popolazione e sensibilizzarla al mondo della disabilità e del volontariato. Tutti potranno vedere le difficoltà ma anche le gioie quotidiane delle persone disabili e delle loro famiglie e come i volontari siano persone normali che destinano una parte del loro tempo all’aiuto degli altri ricavandone un’erme profitto sotto forma di soddisfazioni e gioia.
Ambito territoriale: 20 regioni: Valle d’Aosta (Aosta-AO), Piemonte (Torino-TO, Novara-NO, Alessandria-AL, Asti-AT), Liguria (Genova-GE, Savona-SV), Lombardia (Milano-MI, Bergamo-BG, Como-CO, Monza-MZ, Varese-VR), Veneto (Feltre, Belluno-BL), Trentino Alto Adige (Bolzano-BZ, Trento-TN), Friuli Venezia Giulia (Udine-UD, Trieste-TS), Emilia Romagna (Bologna-BO, Modena-MO, Piacenza-PC, Ferrara-FE), Toscana (Firenze-FI, Arezzo-AR, Lucca-LU), Umbria (Perugia-PG, Terni-TN), Marche (Ancona-AN, Pesaro-PU), Lazio (Roma-RM, Latina e Sabaudia-LT, Frosinone-FR, Rieti-RI, Viterbo-VT), Abruzzo (Chieti-CH, L’Aquila-AQ, Teramo-TE, Pescara-PE), Molise (Campobasso-CB, Isernia-IS), Campania (Tufino, Saviano, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, S.Maria La Carità, Cimitile-NA, Salerno e Battipaglia-SA, Lauro, Solofra-AV,), Puglia (Bari-BA, Lecce, Martano, Gallipoli-LE, Taranto-TA), Calabria (Reggio Calabria-RC, Catanzaro-CZ), Basilicata (Potenza-PZ, Matera-MT), Sicilia (Agrigento-AG, Messina-ME, Caltanisetta, San Cataldo-CL, Siracusa-SR), Sardegna (Nuoro-NR, Sassari-SS)
ATTIVITA’ 9. MONITORIAGGIO
Durata: 15 MESI
Attività: Il monitoraggio è un’attività fondamentale poiché consente di capire, durante lo svolgimento del progetto, il livello di raggiungimento degli obiettivi, il grado di soddisfazione sui servizi e le attività realizzate. L’attività è trasversale a tutto il progetto e coinvolgerà tutti gli attori, in pratica consisterà in una verifica per valutare i miglioramenti ed i benefici psico-fisici delle attività di riabilitazione sia sensoriale che motorio-sportiva. Per verificare il processo di crescita individuale, in tutte le fasi del progetto, utilizziamo diversi strumenti o indicatori di valutazione che vanno dalle schede di valutazione delle attività con i bambini e ragazzi disabili, ai colloqui con i genitori, che spesso sono il metodo più efficace per capire effettivamente il grado di miglioramento sia fisico che psicologico dei bambini e ragazzi con gravi disabilità. Nessuno meglio di un genitore può valutare i cambiamenti anche piccoli nelle capacità fisiche e nella sfera psicologica di una persona disabile.
Obiettivo di questa fase è la costante verifica delle attività progettuali al fine di poter intervenire per tempo se in qualche caso le metodologie applicate abbiano bisogno di correttivi.
Ambito territoriale: l’intera fase di monitoraggio riguarderà le attività che si svolgeranno nelle 20 regioni, ma effettivamente realizzata presso la sede nazionale FENALC a Roma, la sede territoriale FENALC di Latina e la sede del partner Associazione L’Abbraccio a Salerno.
ATTIVITA’ 10. CONCLUSIONE
Durata: 1 MESE
Attività: al termine delle attività progettuali la FENALC organizzerà un convegno conclusivo in cui sarà proiettato il docufilm realizzato, invitando esperti del settore per illustrare i benefici delle attività sensoriali e di riabilitazione motoria su bambini e ragazzi con gravi disabilità fisiche e psichiche. L’evento conclusivo sarà indispensabile per la promozione, la disseminazione e la valorizzazione dei risultati del progetto. All’evento sarà data ampia pubblicità su stampa, riviste e tv, sarà inoltre ripreso in streaming sulla web tv della FENALC.
Al convegno conclusivo ed alla sua organizzazione e realizzazione parteciperà ovviamente anche il partner Ass. L’Abbraccio.
Obiettivi del convegno conclusivo sarà pubblicizzare le attività progettuali e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla carenza di servizi riabilitativi per i disabili e di assistenza per i loro familiari
Ambito territoriale: la località dell’evento conclusivo sarà individuata successivamente