Sacchetti di plastica. Un mare di sacchetti di plastica che avvelenano la terra e il mare, uccidendo gli animali che li ingoiano. È questo l’ultimo campo di battaglia sul quale si combatte la guerra tra i due leader democratici di New York: il sindaco progressista Bill de Blasio e il governatore pragmatico Andrew Cuomo. La Grande Mela di questi sacchetti ne consuma un’infinità: 20 miliardi l’anno. Il governo della città ha deciso di disincentivarne l’uso facendoli pagare: una “fee” di 5 centesimi per ogni busta. Ma ad Albany, 250 chilometri a nord di New York, il parlamento dello Stato che ha competenza sulle decisioni delle città in materia fiscale, ha bocciato la mossa di de Blasio, varando una legge che blocca l’intervento municipale per almeno un anno. Adesso Albany promette che interverrà comunque sul problema dell’inquinamento da plastica e Cuomo ha messo al lavoro una task force che avrà un anno di tempo per proporre una soluzione da applicare in tutto lo Stato e non solo nella città di New York. De Blasio, furente, ha replicato che il problema è urgente e che non serve uno studio per individuare le soluzioni: basta vedere quello che stanno facendo gli altri nel mondo.